I lavori artigianali da candidare a Patrimonio dell’Umanità | Caffarel

I lavori artigianali da candidare a Patrimonio dell’Umanità

09 Novembre 2018

Ammettiamolo: tutto sommato, hanno ragione i nostri nonni quando dicono che noi, giovani delle nuove generazioni, sappiamo fare poco o niente con le nostre mani. Due generazioni fa, se si rompeva qualcosa, ci si metteva lì con martello e cacciavite, con ago e filo, e lo si riparava, per riutilizzarlo altre cento volte. Oggi buttiamo via uno smartphone durato poco meno di una stagione, e non siamo praticamente in grado di appendere neanche un piccolo quadro alla parete.

Quindi è vero: l’artigianalità è praticamente andata perduta. Colpa del consumismo, certo, così come dell’obsolescenza programmata che fa invecchiare i prodotti che compriamo precocemente in modo da indurci in continuazione a comprarne di nuovi. Però è anche colpa nostra, abbiamo perso il significato di costruire qualcosa con le nostre mani, il senso di soddisfazione nel riportare in vita qualcosa che si è rotto, la qualità legata al concetto di artigianalità.

A pensarci bene, vale davvero la pena di fare uno sforzo per preservare il valore dei prodotti fatti a mano, come una volta. È davvero il caso di tutelare quell’artigianalità di cui l’Italia è in grado di vantare una lunghissima tradizione. Tutti quanti abbiamo da guadagnarci, impedendo ad alcuni lavori di scomparire: da un lato gli artigiani, che continueranno a lavorare e a tramandare, di generazione in generazione, i segreti del loro mestiere; dall’altro noi tutti, che potremo continuare a trovare prodotti d’eccellenza realizzati con pazienza, maestria e rispetto delle materie prime.

Ecco quindi cinque lavori artigianali che, se potessimo, vorremmo candidare addirittura a Patrimonio dell’Umanità.

Il sarto
Quante volte buchiamo un calzino? Quante volte quello strappo, che avevamo fatto ai nostri jeans per renderli più cool, sfugge al nostro controllo e si trasforma in una voragine? Ecco, finora, nella migliore delle ipotesi, ci si rivolgeva alle nostre nonne per un rammendo mentre, nella peggiore, si buttava via tutto, rinunciando a capi cui spesso eravamo davvero affezionati. Pensate a quanto è importante il lavoro di sartoria: non solo rammendi, ma anche creazioni uniche e originali realizzate a partire dalla stoffa più bella o abiti fuori moda che possono essere totalmente reinventati grazie a qualche accorgimento qua e là.

Il panettiere
È vero, ci si sveglia presto e si lavora tanto. Ma, con il profumo del pane appena sfornato, la mattina ha una partenza tutta diversa. E, per quanto ci proviamo, non esistono sostituti in grado di dare la stessa soddisfazione di una bella michetta ancora calda.

Il contadino
Siete sicuri di sapere che odore ha un pomodoro? Che sapore ha una foglia di insalata? Nel dubbio, vi invitiamo a fare una gita in campagna e a mettere i piedi in un campo, magari sporcandovi un po’ le mani nell’orto. Solo così potrete davvero scoprire quanta bontà c’è dietro al mondo vegetale, a chi se ne occupa con cura e che dovremmo ringraziare ogni giorno.

Il falegname 
Siete stufi di arredamenti tutti uguali, costruiti e pensati in serie, che uniformano un po’ l’aspetto di tutte le abitazioni? Lo capiamo, d’altronde la maggior parte di noi ha in casa lo stesso modello di libreria, con pochissime varianti. Solidissime, certamente, ma non eterne, come possono invece essere i mobili di legno costruiti dal falegname. Originali, di pregio, indistruttibili.

Il cioccolatiere
Il cioccolato ha tutto un altro sapore se fatto con artigianalità e amore, come dimostra Caffarel che, per i suoi prodotti, conserva lo stesso spirito artigianale di quando fu fondata nel 1826 da Pier Paul Caffarel. Così, per esempio, nascono i gianduiotti Caffarel, realizzati ancora con il tradizionale metodo dell’estrusione, che ricrea il gesto manuale con cui il cioccolatiere versa nello stampo la pasta di cacao e nocciole. Così, ancora, nascono i prodotti della gamma l’Artigianale, con tre golose ricette realizzate con le migliori materie prime e con l’attenzione di una volta: cioccolato fondente con nocciole intere, cioccolato al latte con nocciole intere, cioccolato bianco con lamponi.