Gianduia: Simbolo di Torino e di Caffarel | Caffarel

Gianduia: Simbolo di Torino e di Caffarel

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24 Febbraio 2017

È l’anima di Torino e ambasciatore per eccellenza di Caffarel. Fu proprio la maschera di Gianduia nel 1865, durante la festa del Carnevale, a battezzare col proprio nome il cioccolatino creato da Caffarel unendo il cioccolato e le nocciole. Ma facciamo un passo indietro, chi è Gianduia?

Lineamenti robusti e animo gentile, queste sono le due caratteristiche principali della maschera tipica del Carnevale di Torino. Gianduia nasce nei mercati e nelle piazze della seconda metà del 700 come burattino, e già nei teatrini anima gli spettatori con l’indole che caratterizza tutt’oggi la maschera: impertinente ma saggio, sorridente e ottimista, vivace contestatore con uno spiccato senso della giustizia. Gianduia diventa il rappresentante del carattere tipico piemontese: conservatore e buontempone, fedele al dovere e schierato sempre con i più deboli. È proprio grazie a queste caratteristiche che Gianduia conquista la simpatia popolare, fino a diventare il simbolo della città di Torino.

Ed è proprio nel 1865 quando Caffarel lancia sul mercato Gianduia 1865, il primo cioccolatino incartato, che le nostre storie si intrecciano. Durante le guerre del Risorgimento i generi di lusso, come il cacao, scarseggiavano. Così Paul Caffarel pensò di sostituirlo in parte con le nocciole, che il Piemonte produceva in grande quantità e grandissima qualità, oggi come allora. L’unione delle Nocciole del Piemonte IGP e il cioccolato finissimo dà vita da più di 150 anni al Gianduiotto.

A Carnevale celebrate la festa gustando i cioccolatini Gianduia 1865, meglio se uno dopo l’altro per assaporarne pienamente tutte le caratteristiche. In questo modo la persistenza di gusto del primo si unisce agli aromi appena rilasciati sul palato dal secondo, un’esperienza che raddoppia il piacere del Gianduiotto.

Talmente buono che uno solo non basta.